colori diversi, portano lo spettatore ad apprezzare il tripudio di colori sapientemente accostati e captati al primo sguardo.
Le sue creature nascono da emozioni che l’artista percepisce da eventi che gli si presentano in maniera spontanea, capta vibrazioni da notizie di ogni genere, da eventi pubblici o da situazioni in cui si trova a vivere in quel momento.
Spesso egli appone fogli di spartiti o pagine di testo facendo emergere quell’affinità sottile, ma da egli percepita in maniera consistente, tra la carta ed i vari soggetti applicati, elementi così distanti ma così vicini come la musica volatile e fisicamente impalpabile e la materialità degli elementi.
Il rapporto suono-colore è molto presente nelle sue opere, quel colore che l’artista più che vedere ama ascoltare nelle molteplici tonalità.
Con le sue creazioni egli vuole esprimere il concetto del colore a tuttotondo, colore che si presta in modo esemplare a ricoprire tutti gli oggetti utilizzati per la creazione dell’opera, accostamenti di tonalità che sembrano quasi derivare da un’attività ludica finalizzata all’ottenimento di connubi cromatici di grande rispetto.
Roberto Lorenzini riesce a raccontare fatti ed emozioni della vita con l’aiuto di materiali, poveri o nobili che siano, e dei colori che, in quel momento, diventano alleati essenziali per la nascita di quelle opere che egli solo immagina e di getto crea.
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